Il centratore degli altoparlanti a cono, che serve a mantenere centrata la bobina mobile nel traferro, è normalmente fatto di tela rigida, abbastanza trasparente al suono, con corrugazioni circolari che gli danno l’elasticità necessaria a permettere l’escursione dell’equipaggio mobile.
Esso è una vera e propria membrana affetta da risonanze che, in misura più o meno pronunciata, si ripercuoteranno sull’ascolto.
Richiede inoltre, date le sue dimensioni, un cestello di grande superficie riflettente dei quali problemi parleremo subito dopo.
Smorzarle è veramente molto difficile; riducendo le sue dimensioni si ridurranno i difetti in proporzione.
L’alternativa potrebbe essere un centratore dalle dimensioni ridottissime, da montare all’interno della bobina mobile, fissandolo sul polo centrale del magnete tramite vite e distanziale; in alternativa si potrà usare anche un centratore montato esternamente alla bobina mobile. Il disegno sottostante mostra i due tipi.
La leggerezza di questo tipo di centratore, di massa veramente minima, permetterebbe di ridurre quella dell’equipaggio mobile.
Nella costruzione prevedere sempre un numero pari di “raggi”, orientati due a due in senso opposto; se i “raggi” fossero tre, orientatati obbligatoriamente nello stesso senso, si avrebbe una tendenza a ruotare inaccettabile durante il funzionamento.

 

 

Il materiale con il quale è costruito è la vetronite, usata per i circuiti stampati e dotata di un’ottima elasticità.
Eventuali risonanze ad alta frequenza possono essere facilmente smorzate con l’applicazione di un sottilissimo strato di smorzante.

Confrontandolo con i classici centratori in tela i vantaggi sono i seguenti:

  • Minore massa;
  • Trascurabile radiazione sonora a causa della sua superficie estremamente ridotta;
  • Possibilità di usare cestelli con minore superficie riflettente e di più semplice costruzione per effetto del passaggio di aria attraverso il centratore stesso nel caso di costruzione esterna alla bobina mobile;
  • Maggiore efficacia di un pannello di feltro, incollato sul magnete, in funzione di assorbimento delle riflessioni.

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